
mitico
Deep Purple
Made In Japan (50th Anniversary Edition)
10 LP Super Deluxe Box Set
€249,90
popolare
Doppio Vinile
€39,90
Quantità
Disponibile dal 29/08/2025
Versione stampata su Doppio Vinile.
LP 1: Original Album (2025 Steven Wilson Remix)
Lato A
Lato B
LP 2: Original Album (2025 Steven Wilson Remix)
Lato A
Lato B
Il 15 agosto 1972, i Deep Purple esordirono in Giappone con il primo dei tre concerti che sarebbero poi stati riassunti in Made in Japan, uno dei live album live più celebrati del rock.
Made in Japan contiene le 7 tracce del doppio LP originale con il nuovo missaggio stereo realizzato per l’occasione dal produttore Steven Wilson.
Il cantante Ian Gillan, il chitarrista Ritchie Blackmore, il tastierista Jon Lord, il bassista Roger Glover e il batterista Ian Paice trasformarono brani leggendari come Smoke On The Water, Highway Star e Space Truckin in esplosive versioni live. «Arrivammo dall’altra parte del mondo e trovammo un pubblico che sapeva e cantava ogni parola. Fu una sensazione unica, magica», ricorda Glover nelle note di copertina.
Per quei concerti la band chiamò il fonico Martin Birch, che aveva lavorato in molti dei loro album in studio più noti, per registrare gli show alla Festival Hall di Osaka e al Budokan di Tokyo. Le performance presenti in Made in Japan immortalano i Deep Purple in piena forma, con brani tratti dal loro album Machine Head insieme a brani amati dai fan come Child In Time e Strange Kind Of Woman.
È un album dal vivo che ha ottenuto ampi consensi da tutta la critica, la rivista Rolling Stone lo ha definito «il definitive metal monster dei Purple, con un'esecuzione scintillante del tipico stile Purple». Anche All Music ha elogiato l'album, affermando che «i Deep Purple hanno spinto la loro musica verso quel tipo di eccesso deliberato che ha reso l'heavy metal quello che poi è diventato».
Steven Wilson ha dichiarato: «È tutto esattamente come è successo quella sera, l'album ha una potenza e un senso di abbandono che i Deep Purple non riuscirono mai completamente a catturare in studio. Spero che questo nuovo missaggio renda ancor di più l’idea di essere stati presenti ed aver visto quei concerti unici».