Artisti / HILDUR GUÐNADÓTTIR

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HILDUR GUÐNADÓTTIR

mitico

HILDUR GUÐNADÓTTIR

Chernobyl (Official Sound Track)

Vinile Colorato Numerato

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Versione Esclusiva realizzata in Tiratura Limitata e Numerata stampata su Vinile Colorato Verde.

Lato A

  1. The Door
  2. Bridge Of Death
  3. Turbine Hall
  4. Vichnaya Pamyat
  5. Pump Room
  6. Clean Up

 

Lato B

  1. Dealing With Destruction
  2. Waiting For The Engineer
  3. Gallery
  4. 12 Hours Before
  5. Corridors
  6. Líður
  7. Evacuation

Il 26 aprile 1986, la centrale nucleare di Chernobyl subì un'enorme esplosione che rilasciò materiale radioattivo attraverso la Bielorussia, la Russia e l'Ucraina fino alla Scandinavia e all'Europa occidentale.

 

Nel 2014 lo scrittore, creatore e produttore esecutivo Craig Mazin ha iniziato a fare ricerche sul disastro di Chernobyl: il materiale raccolto ha generato la miniserie in cinque puntate co-prodotta da HBO e Sky. La colonna sonora è stata composta dalla compositrice islandese Hildur Guðnadóttir, utilizzando registrazioni sonore provenienti da una vera centrale nucleare. L'album della colonna sonora, contenente tredici brani, è stato pubblicato nel 2019. È stata definita una delle migliori composizioni di colonne sonore originali di Guðnadóttir, seguita dalla colonna sonora di Joker, pubblicata nello stesso anno.

 

Hildur Guðnadóttir ha ricevuto un numero eccezionale di premi e nomination, tra cui Oscar, Golden Globe, Grammy (due volte) e BAFTA. Chernobyl ha ricevuto il premio per la migliore colonna sonora per i media visivi ai 62° Annual Grammy Awards e all'Emmy Award 2019 per Outstanding Music Composition for a Limited Series. Più recentemente, Guðnadóttir ha ricevuto il prestigioso Soundtrack Stars Award durante la Mostra del Cinema di Venezia 2024 per il suo eccezionale lavoro su Joker: Folie à Deux con Lady Gaga e Joaquin Phoenix. Ogni singolo suono della partitura è stato ricavato dalle registrazioni effettuate sul posto. Invece di creare artificialmente i suoni utilizzando strumenti e materiale preregistrato, Guðnadóttir ha voluto “osservare l'ambiente” creando uno paesaggio sonoro allo stesso tempo straordinario e inquetante.